Pizzofalcone 24

 

EQUO PLUS

TUTTO IN PAREGGIO NIENTE DI PIU’ NIENTE DI MENO

Tanto si legge e si dispone nella delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea, ai sensi della Legge di delegazione europea 2016-2017. (LEGGE 25 ottobre 2017, n. 163.)

In particolare, l’art. 6, comma 4, così precisa:

Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti di cui al presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili alla legislazione vigente.

E, tanto per chiarire, nelle note esplicative viene menzionato e ribadito (note all’art. 6, la legge 24 dicembre 2012, n. 234, art. 30, comma 4):

Gli oneri relativi a prestazioni e a controlli deseguire da parte di uffici pubblici, ai fini dell’attuazione delle disposizioni dell’Unione Europea di cui alla legge di delegazione europea per l’anno di riferimento e alla legge europea per l’anno di riferimento,sono posti a carico dei soggetti interessati, ove ciò non risulti in contrasto con la disciplina dell’Unione europea,secondo tariffe determinate sulla base del costo effettivo del servizio reso. Le tariffe di cui al primo periodo sono predeterminate e pubbliche.

Così l’Unione Europea, per il rispetto dei bilanci delle amministrazioni dei Paesi Membri.

Non solo.

Un precedente sostanziale: Il Disegno di Legge sulla“Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale”(Atto Camera n. 4620), è diventatLegge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 95 del 23 aprile 2012).

Della serie: il Barocco che ancora c’è.

Dalla Inquisizione, che si diceva “Santa”, perché puniva chi non era in regola con le regole della Chiesa, ma che la Storia restituì come martiri e scienziati, quando i Cardinali elargivano intercessioni in cambio di oboli e/o donazioni, ad una Unione Europea, santificata ovunque, che sanziona chi non è in regola con gli oboli e che obbliga al pareggio dei debiti e dei bilanci.

 Ma il Barocco che conosciamo è quello dello splendore delle Arti, dell’Architettura e della Musica.

Quello che oggi è, e non appare, è quello delle regole di un’altra Chiesa, quella Europea.

Per ora, una sentenza del Consiglio di Stato (3 ottobre 2017), che ha acceso polemiche fra tutte le categorie professionali e, sicuramente, con ricadute che si avranno nelle amministrazioni pubbliche, a loro volta sotto i riflettori della Magistratura Contabile, la Corte dei Conti.

  

La Corte dei Conti.

 

Organo di rilievo Costituzionale della Magistratura contabile che controlla, verifica e valuta i conti pubblici.

Quando “i conti non tornano” interviene, anche a richiesta degli Enti stessi. Nel vernacolo romano si dice “mette una pezza”.

In un’analogia non troppo blasfema con la Storia dell’Arte, si citano i PapPaolo IV e Pio IV: il primo chiese a Michelangelo di coprire le nudità degli affreschi in quella che si chiamò dopo “Cappella Sistina”, ma il Maestro rifiutò, mentre il secondo riuscì a farne coprire una ventina.