pizzofalcone 2021 n. 3
L A C A P I T A L E A R O M A
Non è un punto interrogativo.
Non è una falce. Tra l’altro senza martello, perciò nessuno se l’è preso.
E’ una chiave. La chiave dell’Ospedale Militare del Celio, costruito dal 1885 al 1891. Roma, proclamata Capitale d’Italia con la legge 33 del 3 febbraio 1871, quando fu trasferita dalla sede provvisoria di Firenze (quante polemiche!).
Ma già lo era in pectore dal 27 marzo 1861, dopo il discorso di Cavour e con la proclamazione della Camera della capitale d’Italia. Ma ancor prima lo diventò nel 1871 quando i Savoia vi si trasferirono con l’intera corte.
Al Quirinale. Da tre secoli e mezzo la sede del Papa.
La chiave del portone. Originalissima, oggi, chiave di chiusura interna dell’Ospedale Militare di Roma. Ancora oggi usato per sigillare l’enorme portone in legno, noce nostrana di oltre 150 anni fa.
E’ ancora Roma la Capitale?
La chiave, icona di segno e significato, sembra chiedercelo.
La domanda è, ahinoi!, d’obbligo.
Questo numero ci riassume qualcosa di pregevole e di significativo con Algoritmo Capitale, articolo già pubblicato su Ar Web, rivista digitale dell’Ordine degli Architetti di Roma. Chissà, forse anche gli Architetti romani, circa 18.500 sui circa 130 mila iscritti italiani se lo chiedono.
Il graffio di siminarion sembra avere certezze.
Buona lettura.
n.s.