TRIATHLON
QUANDO LO SPORT SI FA IN TRE
di Luka Slapsak Pelliccioni
Il TRIATHLON nasce alle Hawaii nel 1977 da una sfida tra alcuni marines. E’ una disciplina olimpica maschile e femminile dal 2000.
A Rio de Janeiro il nostro migliore atleta italiano attuale, Alessandro Fabian, 10°alle ultime olimpiadi di Londra nel 2012, è risultato 14° , ciononostante il carabiniere di Padova è comunque da top-15 mondiale costante negli ultimi anni: ha guadagnato un terzo posto, preceduto di poco meno di due minuti dal sudafricano Henri Schoeman. Il carabiniere padovano è stato all’altezza di tutti i migliori a nuoto e nel ciclismo, sciorinando prestazioni molto incoraggianti sia in acqua (3°) sia in bici, ma negli ultimi 10 km si è disunito e non è riuscito a raggiungere i risultati sperati.
Lukas quasi all’arrivo
E’ uno sport in espansione…. le gare iniziano a fine aprile e terminano ad ottobre.
E uno sport molto impegnativo composto da nuoto, ciclismo e corsa. La particolarità di questa disciplina che lo rende ancora più difficile sta nel fatto che non sono previste pause tra una disciplina ed un’altra…il tempo finale è la somma dei tempi delle tre discipline…. è uno sport multidisciplinare che può essere sia individuale che a squadre.
E’ dal lontano 2004 che ho iniziato a praticare questo sport bellissimo, seguendo i consigli di mio padre..
Ho partecipato a più di 190 gare e sono stato invitato ad un raduno nazionale in quel di Marostica nel 2008 in seguito ad una vittoria in una speciale classifica a livello nazionale . In quell’occasione ho avuto lezioni teoriche, test specifici e valutazioni funzionali che mi hanno fatto capire le notevoli differenze tra un atleta professionista ed un amatore come me.
Lukas all’arrivo
Devo ammettere che nonostante siano passati più di 10 anni sono tutt’ora appassionato e riesco a trovare stimoli per nuove sfide e soddisfazioni!
Nel corso di questi anni ho avuto modo di cimentarmi anche in gare di ciclismo, corsa, corsa in montagna, nuoto, MTB e ovviamente triathlon su quasi tutte le distanze. Ho svariato da gran fondo in bicicletta (in Toscana ce ne sono di belle…) a maratone e mezze maratone a corsa (42 e 21 km) fino a gare di fondo di nuoto in mare. Resta però ancora una gara che probabilmente porrà fine alla mia « carriera » sportiva nel triathlon, ovvero l’IRONMAN, si tratta della distanza “regina” di questa multidisciplina dove è necessario percorrere 3,8 km di nuoto 180 km di bici (scia vietata) e 42 km di corsa. Si tratta di una gara molto impegnativa dove oltre alla preparazione fisica è necessaria un’accurata preparazione mentale (si gareggia dalle 8 ore per i professionisti fino alle 14-15 ore per gli amatori).
Questa certamente rappresenta “LA GARA” che mi permetterà di chiudere un ciclo decennale che mi ha portato grandi soddisfazioni e mi ha dato modo di viaggiare molto sia in Italia che all’estero.Per gli amanti delle sfide e per chi vuole mettersi alla prova, sono sicuro che il triathlon rappresenti uno stimolo a migliorarsi e a raggiungere degli obiettivi… più del talento è importante l’impegno, la voglia di arrivare in fondo alle cose.
Per quanti riguarda le tipologie di allenamento queste variano in base alla distanza che si prepara, in genere per distanze sprint (750 mt nuoto – 20 km bici e 5 km corsa) e olimpico (1500 nuoto – 40 km bici e 10 km corsa) si tende ad allenare la velocità, quindi si eseguono sessioni di allenamento in pista di atletica o in piscina con ripetute (le più classiche ripetute sono 10 ripetizioni di 400 mt a corsa o 10 ripetizioni dei 100 mt a nuoto).
Per distanze più lunghe è necessario invece allenare la resistenza e sono importanti tanti km a cross e soprattutto in bici (non a caso nel periodo invernale molti atleti vanno in preparazione in località dove le temperature sono più miti – Isole Canarie…). E’ estremamente difficile raccontare in poche righe metodologie di allenamento etc.
Particolare cura va fatta alla preparazione atletica, dallo stretcher, per distendere tendini e muscoli prima e dopo gli allenamenti.
Inoltre, il coinvolgimento di tre tipologie di sforzi e quindi di fasci muscolari diversi deve curare con attenzione, per evitare sforzi inadeguati se impegnati uniformemente: la bicicletta richiede muscolature intensa, prolungata e resistente nelle gambe, il nuoto apre il torace e scioglie le braccia mentre rinforza tricipiti e pettorali, in sincronia con movimenti oscillatori del busto e delle gambe, la corsa affatica la respirazione alternata, la schiena, la muscolatura femorale (quadricipiti) e l’avampiede, con particolare riguardo ai tendini della caviglia.
Se tutto l’organismo viene sollecitato senza soluzione di continuità, essendo le discipline concorrenti successivamente svolte nella stessa gara, la costanza ed il ritmo nel tempo della performance devono viaggiare all’unisono. Per questo l’attitudine psicofisica è prioritaria ad ogni sistema di allenamento.
Il faticoso impegno della multidisciplina richiede massima concentrazione e disponibilità a sacrificarsi ogni giorno per seguire allenamenti intensi, quando la concentrazione è la prima palestra dei nervi, prima ancora dei muscoli.
Bisogna però fare attenzione a non perdere di vista quelli che a mio parere restano sempre i veri valori della vita, della famiglia, degli amici e della salute(n.d.r.: …..e dell’amore…..).
N.d.R. : Lukas è figlio di Stefano Pelliccioni, un Ex Allievo della Nunziatella, caso vuole compagno di corso dei nostri Mimmo D’angelo e Nunzio Seminara, il mitico corso 1960. Lukas è un campionissimo. I suoi compagni di corso non ricordano altrettanto di Stefano, detto “Pelliccia”.