QUANTO E’ BELLA L’ITALIA

CASTEL COIRA (CHURBURG)

di Lucio Martinelli

 

Una delle Regioni della nostra bella Italia più ricca di Castellirispetto alla sua estensione territoriale, è senza alcun dubbio il Trentino-Alto Adige. Un’altra particolarità è che la maggior parte dei manufatti fortificati sono in ottime condizioni. Ciò è dovuto al fatto che, nel periodo tra il 1400 e il 1500i Castelli persero molto della loro funzione difensiva e furono trasformati in magnifici complessi residenziali per le nobili famiglie locali.

E’ il caso di Castel Coira (Churburg), uno splendido maniero la cui visita l’ho compiuta in occasione di un raduno di un gruppo di ex allievi della Nunziatella a Merano. Con alcuni compagni di liceo, infatti, ci riuniamo ogni anno in una località diversa, con le nostre mogli. Oltre alla gioia di rivederci, con qualche ruga e capello bianco in più, ne approfittiamo per visitare dei bellissimi posti. Castel Coira è stato un sito che ha affascinato tutti i partecipanti.

 

Una splendida immagine di Castel Coira, dominante la Val Venosta, nell’ambiente geografico circostante. (foto presa da internet)

Un po’ di storia. Il Castello si innalza sopra Sluderno, un ridente villaggio situato nella soleggiata Val Venosta vicino allo sbocco della Val di Mazia, in mezzo a boschi e prati verdeggianti. Curburch era il nome con il quale era conosciuto nel 1259, quando il principe vescovo di Coira, Enrico di Montfort, lo fece erigere su delle preesistenti rovine romane.La sua funzione era quella di porre un freno alla politica espansionistica dei potenti signori della famiglia Matsch (Mazia). Dopo numerose vicende che coinvolsero storicamente tutta la zona, il Castello finì proprio nelle mani dei Matsch, che avevano conquistato grande prestigio nella zona per essersi alleati con altre potenti famiglie.

Castel Coira fotografato dal lato destro.

 

Una conferma della sua efficienza difensiva, il Castello la ebbe nel 1499. Resistette e respinse gli attacchi delle agguerrite milizie svizzere che, dopo aver sconfitto le truppe degli Asburgo, avevano invaso la Val Venosta.

All’estinzione della famiglia Matsch, dopo una disputa ereditaria che si risolse solo nel 1537, il Castello passò nelle mani dei conti Trapp, che sono i proprietari a tutt’oggi del maestoso maniero.

Il nucleo più antico della stuttura risale al periodo romanico ed è formato da una torre e da una cinta muraria, che venne rafforzata durante il Medio Evo. Tale configurazione restò immutata per tutto il secolo XVI, conferendo al Castello un aspetto prettamente medioevale. I lavori di ristrutturazione e di riedificazione iniziarono con i conti Trapp, i quali aggiunsero nuovi bastioni, ulteriori edifici abitativi, una nuova cappella edegli splendidi loggiati sulla corte interna. Anche la torre assunse l’aspetto di un mastio, cioè del punto strategico difensivo dell’intero Castello. Alla fine del XVI secolo, l’antico insediamento fortificato

cominciò progressivamente a trasformarsi in una lussuosa residenza rinascimentale, la stessa che io ho avuto il privilegio di visitare con i miei amici della Nunziatella.

 

 

Altre due belle immagini di Castel Coira che testimoniano la potenza della sua struttura.

 

Al Castello si arriva attraverso una gradinata in salita che conduce al portale di ingresso. E’ evidente che un tempo al maniero si accedeva indubbiamente attraverso strutture molto meno facili, che garantivano una efficace difesa dell’accesso principale.

Come si può vedere nella foto, la porta era eccentrica rispetto alla cinta muraria, difesa da una torre merlata sovrastante e da un buon tratto della cinta difensiva esterna.

 

La rampa a gradini che conduce alla porta d’ingresso al Castello.

 

La foto mostra quanto appena detto. Non potendo costruire un fossato con un ponte levatoio, l’accesso era difeso da un torrione quadrangolare con funzioni di rivellino, ovvero

di prima difesa del Castello. Ad aumentare la salvaguardia della porta contribuiva,sul lato sinistro,anche un buon tratto della cinta esterna.

 

L’entrata al Castello vero e proprio, dopo aver superato la porta.

Il primo cortile interno alle mura, dove un tempo c’erano le stalle e i magazzini.

 

Come si nota nella fotografia, la pavimentazione è formata da un acciottolato resistente alle intemperie e agli zoccoli ferrati dei cavalli, gravati da cavalieri con pesanti armature.

Dato che il Castello non fu mai distrutto, all’interno sono custoditi oggetti antichi molto ben conservati.La cosa che colpisce maggiormente il visitatore è il bellissimo cortile interno della struttura residenziale, sormontato da uno luminoso loggiato su due ordini. Come di consueto, affiderò alle immagini più che alle parole, il compito di illustrare Castel Coira.

 

Il cortile d’onore con i due loggiati sovrapposti riccamente decorati.

I visitatori della Nunziatella guardano incantati il cortile d’onore.

Le decorazioni su un lato del primo loggiato.

Le decorazioni ed alcuni mobili dell’altro lato del loggiato su cui si nota la porta d’accesso agli appartamenti dei conti Trapp.

 

Il loggiato è stato costruito e affrescato da Giacomo VII Trapp. Eleganti colonne sostengono gli archi ribassati e gli affreschi contengono scudi araldici, figure di animali, personaggi delle favole di Esopo e grandi alberi genealogici delle famiglie Matsch e Trapp.

Dalla porta, visibile nella foto,ha inizio la visita di alcuni degli ambienti residenziali.

La biblioteca.

La sala di Giacomo VII Trapp.

 

Tutte le sale sono riccamente decorate, in particolare la sala dedicata a Giacomo VII Trapp, nella quale si possono ammirare il soffitto a cassettoni, la statua ed il mantello di Giacomo, affreschi vari ed una bellissima stufa rinascimentale, quasi certamente opera dei fornelari di Sfruz.

 

Una bella veduta della palazzina residenziale con la scala di accesso.

 

Come tutti i Castelli che sono abitati dai proprietari, non tutti gli ambienti sono visitabili. In effetti, nei giardini interni, c’è anche una moderna piscina ad uso degli attuali “castellani”.

 

La piscina degli attuali conti Trapp.

La nuova Cappella, costruita dai Trapp allorquando fu rinnovato l’intero Castello, ha al suo ingresso gli stemmi delle due famiglie.

 

 

 

Gli stemmi araldici dei Matsch e dei Trapp.

 

All’interno della cappella, restaurata nel 1960, si nota l’altare del 1568, il quadro della Madonna risalente al 1270 ed immagini sacre antiche di pregevole fattura.

L’interno della Cappella con l’altare e il prezioso quadro della Madonna.

 

L’ArmeriaE’ senza alcun dubbio il pezzo “forte” di Castel Coira, perché conserva la più importante collezione privata di armature esistente. La sala delle armi ha concorso a dar fama al Castello ben oltre i confini del Tirolo. In Europa e nel mondo.

 

Uno scorcio della sala d’armi con molte armature.

Le armature sono più di cinquanta, arricchite da spade, lance, mazze, ovvero da una serie di armi bianche da difesa. La particolarità è che sono state tutte indossate dai membri dei casati o dai loro armigeri. Sono anche in ottime condizioni di conservazione.

 

 

Altre immagini di armature tra le quali spicca quella alta più di due metri, visibile al centro,

appartenuta al gigantesco capitano Ulrico Matsch, forgiata dall’armaiolo milanese Missaglia.

 

Tutte le armature sono state create da armaioli di Milano, Innsbruck, Norimberga ed Augsburg, i più famosi ell’epoca medioevale. La più antica è del 1300. Imponente è anche la corazza per uomo e cavallo appartenuta a Giacomo VI Trapp, risalente al 1450.

Armatura e cavallo con corazza di Giacomo VI Trapp.

 

Una visione d’insieme dell’Armeria.

La collezione di armi di Castel Coira comprendeva anche moltissime armi da fuoco, cannoni, balestre, molte munizioni, dardi e polvere da sparo. Furono consegnate alle milizie tirolesi nella guerra contro i francesi del 1809 e non più ricuperate.

Le foto che seguono mostrano uno dei nostri compagni della Nunziatella che ha voluto “provare” ad indossare una corazza, sotto gli occhi attenti e divertiti della guida.

 

 

Il nostro compagno sembra felice di aver indossol’armatura…..la guida un po’ meno.

Un’ultima veduta della sala d’armi.

 

Non è facile descrivere compiutamente un posto così bello, pittoresco ed interessante come Castel Coira. Anche la zona ove sorge è incantevole.

 

 

Mi auguro che almeno le immagini abbiano avuto unparte efficace da spingermi a dire agli amici, se poteteandateci!