GENNAIO 2017
A GERARDO MAROTTA
L’ AVUCAT NAPOLETANO E I RAGAZZI DI PIZZOFALCONE
….molte idee per la copertina del nuovo anno, il 2017, che non è cominciato troppo allegramente………., dal “grande freddo”, alla neve continua, al ritorno della terra che trema
Sconvolgendo l’Appennino centrale e quella Regione, l’Abruzzo, sempre più colpita da nuovi lutti e da chiacchere
Inutili, perché l’inutilità della ri-sollevazione del “cosa si poteva o del cosa si può o del cosa si doveva o del cosa si deve fare”, quando ci si abbandona al vociare sovrapposto dell’ ex post non risolve il dolore, il rimpianto ed il fastidio di ascoltare e leggere accuse al vuoto e propositi al vento. Finché la fine del primo mese dell’anno è segnata dalla scomparsa di Gerardo Marotta, quasi 90enne, simbolo della forza delle idee dell’etica e dei doveri, del “fare” del cittadino per la comunità, dei diritti dei cittadini ma anche e soprattutto dei diritti dello Stato. Quasi una coincidenza, la morte dell’Avvocato Marotta, come fosse la risposta al ri-cadenzato ritorno alla polemica nei bar – salotto per la ricostruzione delle macerie sull’Appennino, proprio il richiamo all’opera continua di un laboratorio culturale di idee, ripercorrendo la Storia dalla primigenia Neapolis alla Città del Mediterraneo, dal n. 14 della via di Monte di Dio di Palazzo Serra di Cassano ai territori che al di là del Golfo raggiungono l’Europa. Lì, sull’asse di Pizzofalcone, da poco più di 40 anni (dal 1975), l’Istituto Italiano degli Studi Filosofisici, fondato e guidato dall’avvucat napoletano senza risparmi di energie e di mezzi personali, si sono moltiplicate senza soluzione di continuità intere generazioni di allievi, che in quelle stanze hanno scoperto con lui l’avidità del sapere, dalla Napoli del Suo cuore a quello dell’Europa degli Stati. Sua è la copertina del gennaio 2017.
A Lui, al Suo cuore, ai Suoi valori, tutto questo pizzofalcone.
Dopo una nota da facebook su- LA CADUTA DI NAPOLI NOBILISSIMA, scritto da uno di noi, Renato Benintendi, seguirà VIAGGIO SULL’ETICA DI MAROTTA, quindi, nel territorio dei valori, un’occasione di un mercatino virtuale porta gli Ex Allievi della Nunziatella a raggiungere le Medagli della Grande Guerra di un loro compagno di un lontano corso, lontano negli anni ma vicino nel tempo e nello spazio che lega tutti loro.
Questo stimola alcuni brevi cenni sul Caporetto di questo Eroe di tanti altri Eroi sconosciuti di quel giorno.